ROBERTO GALASSINI

Autore e Direttore della fotografia, fotografo, esperto di illuminotecnica e infine docente.
Inserito nell'elenco internazionale ufficiale ”Direttori della Fotografia” e collaboratore I.M.A. (Italian Magic Artists).
Inizia come fotografo di reportage e news nel 1980 (“La Città ”, “LA NAZIONE” e “A.N.S.A.") per poi continuare nei settori, prima “fashion” e poi “still-life”, con studio e applicazioni di tecniche speciali nella fotografia scientifica.
Parallelamente si dedica alla fotografia espressiva allestendo mostre in vari contesti culturali.
Nel 1981 fonda l’associazione culturale “FOTOART”: per la promozione dell’immagine fotografica “creativa non convenzionale” e contro la fotografia “accademica” impersonale e stereotipata.
Nel 1982 diventa uno dei soci fondatori dell'associazione culturale G.R.A.F.S. Kinoglaz (Gruppo Ricerca Audiovisiva Fotografica Sperimentale).
Grazie a tali contesti sperimenta e divulga nuovi linguaggi fotografici e nuove tecniche.
Dal 1980 affronta, lo spettacolare settore della MULTIVISION, creando numerosi spettacoli multimediali anche in ambito internazionale (collaborando come fotografo-regista per le case di produzione di audiovisivi fotografici “D.A.V. MULTIVISION”© e “G.R.A.F.S Kinoglaz"©), che lo avvicinano sempre più alla fotografia in movimento, che approfondirà  nell'uso dell’immagine filmata cinematografica e video. Dal 1986 partecipa a innumerevoli produzioni come operatore e in seguito come direttore della fotografia. Ideatore e promotore anche di nuove tecniche fotografiche e di ripresa. Tester per attrezzature del settore fotografico e video-cinematografico. Nella sua carriera ha partecipato a molteplici tipologie di produzioni foto-video-cinematografiche: mostre, video-Art, audiovisivi fotografici, multivisioni-multimediali, installazioni multimediali, videoclip musicali per i più famosi cantanti italiani, spot pubblicitari, documentari. Durante la sua carriera professionale si è appassionato anche alla didattica che pratica con soddisfazione dal 1987.
Si diletta ormai da molto tempo in giurie, incontri e conferenze. E' inoltre tester delle più note case produttrici di fotocamere ed accessori.

 

Roberto Galassini

di Bona Baraldi

Capita spesso a persone come me, impegnate ad organizzare mostre proprie o di altri artisti, di volersi avvalere di una documentazione fotografica o cinematografica dell’evento, giusto per averne un ricordo da mostrare o rivedere a distanza di tempo, ma da quando ho richiesto un intervento di questo tipo a Roberto Galassini, non ho potuto nascondere la meraviglia che ha destato in me il suo lavoro. Non si trattava di mera documentazione (peraltro ottima) ma di una ‘visione’ particolare, dell’interpretazione di un artista. Dalla mia performance ‘Azione Metabasica’ durata tre giorni, ne nacque il video d’arte ‘Videazione Metabasica’ del quale Roberto Galassini oltre che operatore fu anche regista. E’ nata così, inaspettatamente, la prima importante collaborazione fra me e questo personaggio geniale dalle mille sfaccettature. Ho avuto l’opportunità di ammirarlo all’opera in molte e diverse circostanze: come cineoperatore, regista, fotografo, ideatore di multivisioni, ma anche come creatore di atmosfere attraverso le luci: mi riferisco in particolare in occasione della mostra ‘Donne Invisibili’ presso il Complesso Museale di Santa Maria della Scala a Siena della quale ero direttore artistico e dove erano esposte mie opere scultoree, pittoriche e multimediali. Le due grandi sale nere, con la regia delle luci di Roberto Galassini, avevano assunto atmosfere surreali e avvolgenti in sapore di magia. Che dire poi dell’audiovisivo ‘Le Ali della Mente’, multivisione realizzata da un gruppo fotografico (K2) nutrito in gran parte di allievi di Roberto!? Il tema, scelto di comune accordo fra me e lui, era incentrato sul processo creativo ed era stato ispirato da un brano musicale di Andrea Tamassia che ne rimase colonna sonora. Sotto la sua direzione, abbiamo passato mesi al mio studio nel Chianti, per creare, ambientare, fotografare, raccogliere materiale da cui scegliere quello più adatto da comporre in successione e finalmente montare. Il tutto sempre sotto lo stretto e partecipato controllo di Roberto che certo non si risparmiava nello spiegare i criteri di base a cui attenersi per operare sia nel fotografare che nello scegliere le foto mirate all’audiovisivo. Come in quel caso, ho avuto modo di ammirarne la didattica (intesa come capacità di trasmettere chiaramente i concetti espressi) in molte altre occasioni dove l’aspetto di approfondimento tecnico-tecnologico-scientifico era dominante, dal risultato sempre sorprendentemente chiaro ed esaustivo; ma il lavoro che Roberto opera nell’aprire le menti di chi ascolta, è senza dubbio il più interessante in assoluto, almeno a mio parere, che intendo l’insegnamento come educazione (cioè far emergere dall’allievo la sua individualità, la propria unicità creativa), insegnare (segnare dentro) gli strumenti per accompagnarlo nella crescita (si può crescere nella conoscenza di sé ad ogni età). Per lui, come per me, è importante raggiungere una: Profonda padronanza del mezzo finalizzata alla libera e consapevole espressione. Una libera e consapevole espressione attraverso la profonda padronanza del mezzo ha tutti gli elementi per essere ottima comunicazione e poter divenire arte. Si sente dire che chi insegna arte è un artista mancato: niente di più sbagliato! Il punto sta nella volontà o meno di trasmettere la propria sapienza e il proprio atteggiamento mentale. Non tutti gli artisti (già degni di questo appellativo se ne contano pochissimi) sono anche dei didatti. Roberto Galassini è un artista e un ottimo didatta. Per comprenderlo a fondo le parole sono insufficienti ed il quadro che da esse emerge è riduttivo, al contrario, sarà di grande aiuto dare uno sguardo alle opere da lui realizzate, qualunque mezzo abbia scelto di utilizzare al momento. Così risulterà più chiara la sapienza e l’atteggiamento che trasmette a coloro che hanno la fortuna di potervi attingere.